I dati del commercio al dettaglio nel terzo trimestre 2012

Si aggrava la situazione del commercio al dettaglio in provincia di Pisa
Le vendite (-6,1%) registrano il peggior risultato dal 2006. Crescono solo ipermercati, supermercati e grandi magazzini (+3,4%).

Dall'indagine trimestrale condotta dall’Ufficio Studi e statistica della Camera di Commercio di Pisa su di un campione rappresentativo di unità commerciali con dipendenti, nel periodo luglio-settembre sono ancora le medie (6-19 addetti) e le piccole strutture commerciali (1-5 addetti) a segnare la più forte contrazione delle vendite al dettaglio rispetto al medesimo periodo del 2011: rispettivamente -8,3% e -6,9%. Le grandi unità (con 20 addetti e oltre) pur continuando a perdere terreno (-2,0% tendenziale), registrano un relativo miglioramento rispetto al dato del secondo trimestre quando fecero segnare un -2,5%.

Il terzo trimestre 2012 segna un ulteriore arretramento delle vendite al dettaglio in provincia di Pisa: con un -6,1% tendenziale, le unità commerciali pisane fanno segnare il peggior risultato dal 2006. Tra le diverse tipologie merceologiche, la crisi colpisce non solo la piccola distribuzione e le unità che commercializzano prodotti considerati meno necessari – come i beni per casa gli elettrodomestici e l’abbigliamento – ma anche gli esercizi specializzati nella vendita di prodotti alimentari. Unici segnali positivi provengono dal fronte dell’inflazione che mostra un certo rallentamento rispetto ai trimestri precedenti (+3,1% tendenziale nel terzo trimestre, dopo il +3,4% del secondo), ma anche dalla grande distribuzione che segnala un aumento delle vendite del 3,4%.

Considerando lo stato di crisi in cui versa il mercato interno, le attese imprenditoriali in merito all’evoluzione delle vendite e degli ordinativi relative all’ultimo trimestre del 2012, non possono che essere improntate al pessimismo: precipita infatti a -15 punti percentuali il saldo tra coloro che si attendono un aumento e coloro che prevedono una diminuzione delle vendite. Il saldo relativo agli ordinativi rivolti ai propri fornitori tocca addirittura i -23 punti percentuali.



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Ultima modifica: 29/08/2014 10:40:26