Il commercio estero in provincia di Pisa nel primo trimestre 2012

Il primo trimestre 2012 ha segnato un rallentamento nella crescita delle esportazioni pisane: in flessione soprattutto le vendite dirette in Germania (-5,6%), mentre si registra un incoraggiante spunto verso gli Stati Uniti (+58,7%).
Dopo aver messo a segno tassi di crescita a due cifre nel corso del 2010, la domanda di beni è servizi ha evidenziato una progressiva perdita di tono che ad inizio 2012 si è trasformata in stagnazione. All’interno di questo quadro, secondo i dati ISTAT analizzati dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Pisa, le esportazioni provinciali continuano a crescere mettendo a segno, nel primo trimestre dell’anno, un seppur contenuto +1,9%. L’andamento delle importazioni, -10,5% nei primi tre mesi del 2012, è il segno più eloquente dello stato di difficoltà in cui si dibatte l’industria pisana. Il combinato disposto delle evoluzioni delle esportazioni (lievemente crescenti) e delle importazioni (fortemente calanti) porta ad un ulteriore incremento del saldo commerciale che, per i primi tre mesi del 2012, si assesta sui 209 milioni di euro. Sull’andamento complessivo delle esportazioni della provincia di Pisa giocano ancora un ruolo fondamentale le produzioni più tradizionali del nostro territorio: il cuoio (+6,8% tendenziale, contributo alla crescita pari a 1,59 punti percentuali), i cicli e motocicli (+5,2%, pari a +1,06 punti) e le calzature (+3,4%, +0,43 punti il contributo). Una spinta all’export viene anche dai mobili che con un +39,6% proseguono la fase di recupero in atto da alcuni trimestri. Arretrano, tra i comparti afferenti al sistema moda, l’abbigliamento (-16,7%) ma anche la carne lavorata (-3,5%) all’interno della quale, in provincia di Pisa, sono prevalenti le pelli greggie. Le esportazioni di vino, ricomprese all’interno del più ampio settore delle bevande, peggiorano il risultato già negativo dello scorso trimestre (-7,2%). A frenare la dinamica esportativa contribuisce l’andamento cedente di due settori molto rilevanti per il nostro territorio come la meccanica (-12,8%) ed i metalli (-23,2%). Il rallentamento registrato dall’export pisano deriva dalla marcata contrazione dei paesi dell’Unione Europea che, nel primo trimestre dell’anno fa segnare un -6,6%. Da segnalare, invece, le ottime performance dell’Asia (+13,3%), dell’Africa +13,8% ma, soprattutto, dell’America che si conferma, per il secondo trimestre consecutivo, forza trainante per l’export provinciale: +37,6%. Dopo due anni di continua crescita le esportazioni dirette in Germania registrano una brusca battuta d’arresto (-5,6%) facendo perdere quasi un punto percentuale all’export pisano, mentre torna a crescere, dopo aver perso notevoli quote di mercato, il mercato statunitense (+58,7% pari ad un contributo alla crescita di 2,33 punti percentuali). Tra tutti i paesi, gli Stati Uniti, grazie alla crescita delle vendite di ciclomotori, calzature e autoveicoli, forniscono la spinta più rilevante alle esportazioni pisane.

 



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Ultima modifica: 31/07/2012 12:36:28